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Moretta codona © William Vivarelli

Moretta codona

Clangula hyemalis

Ordine
Anseriformes
Famiglia
Anatidae
Nome scientifico
Clangula hyemalis
Strategia migratoria
Migratrice a corto raggio
Apertura alare
73-79 cm
Lunghezza
36-60 cm
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Descrizione

La Moretta codona è una piccola anatra tuffatrice dal becco corto e dalla corporatura massiccia. Il piumaggio nuziale del maschio è vistoso e caratterizzato da una colorazione prevalentemente bianca che comprende gran parte della testa, del collo, del dorso e del ventre, mentre il petto appare nero, la coda lunga e affusolata, particolarità che dà il nome alla specie. Le corte ali scure e appuntite sono una caratteristica evidente tanto nei maschi quanto nelle femmine; il becco marrone presenta una chiazza rosa tenue. La lunghezza è compresa tra 36 e 60 cm, l’apertura alare tra 73 e 79 cm e il peso tra 510 e 955 grammi. Non è particolarmente abile nel volo, che è caratterizzato da rigidi e frequenti battiti di ali.

I freddi oceani del nord e i vasti laghi delle estreme regioni settentrionali costituiscono il suo habitat tipico di nidificazione. Il nido è costruito all’asciutto sul terreno, ben nascosto nel sottobosco oppure tra le rocce, comunque nelle vicinanze di un corso d’acqua; è costituito da una piccola zona concava ed è imbottito di materiale vegetale e di grandi quantità di piume e lanugine. In migrazione e in inverno frequenta soprattutto acque marine (di profondità generalmente compresa tra 10 e 35 m), estuari e zone circostanti sia con acque dolci che salate o salmastre, lagune, talvolta grandi laghi interni. Quest’ultimo caso include in Italia i grandi laghi prealpini, dove la specie talvolta sverna in piccoli numeri.

Frequenta prevalentemente le acque al largo dei bacini acquatici: come tutte le anatre tuffatrici si immerge regolarmente, talvolta fino a 50-60 metri di profondità, quando è alla ricerca di cibo. In acque marine caccia prevalentemente Molluschi e Crostacei; una volta terminata l’estate, tuttavia, può orientarsi verso saline e zone umide d’acqua dolce o salmastra, ricche di Insetti, piccoli Invertebrati acquatici e piccole porzioni di piante acquatiche.

La specie è distribuita nella regione dell’Artide circumpolare, e cioè nelle terre più estreme di Russia, Alaska, Canada settentrionale, Groenlandia, Islanda e Penisola Scandinava. Specie migratrice e dispersiva, in Europa importanti aree di svernamento si trovano nel Mar Baltico e lungo le coste della Norvegia.

In Italia è migratrice e svernante regolare ma scarsa. Durante la migrazione il transito è più consistente e regolare nell’Alto Adriatico e sui grandi laghi prealpini, più scarso e irregolare in Toscana ed Emilia-Romagna, occasionale più a sud. In inverno frequenta principalmente le zone umide dell’Alto Adriatico; sono habitat di svernamento: acque marine aperte e costiere, localmente anche aree portuali, lagune, valli da pesca salmastre, estuari e zone circostanti di acqua dolce o salmastra, a volte grandi laghi interni tra cui i laghi prealpini, mentre risulta più scarsa sui grandi fiumi (Po, Ticino) e occasionale su bacini lacustri alpini.

Lo Status

La Moretta codona in Europa e a scala globale ha un cattivo stato di conservazione.

La popolazione svernante in Italia risulta numericamente fluttuante sin dai tempi storici e la sua abbondanza è influenzata da una molteplicità di fattori, incluse le condizioni climatiche nei quartieri di svernamento più settentrionali. Negli ultimi decenni le presenze invernali sono risultate spesso inferiori a una decina di individui con massimo di 23 nel 1994.

Le Minacce

La specie appare minacciata da degrado delle zone umide, inquinamento da petrolio, drenaggio delle aree umide, estrazione della torba, cattura accidentale in reti da pesca e la caccia in alcune regioni artiche. Ha sofferto in passato per colera aviaria ed è potenzialmente sensibile all’influenza aviaria.

L’inquinamento da idrocarburi, causato principalmente dallo scarico in mare di acque utilizzate per lavare serbatoi di petroliere e dal petrolio fuoriuscito in seguito al danneggiamento e al naufragio di petroliere, è purtroppo frequente nelle aree marine di svernamento del Regno Unito.

La Tutela

Impossibile dare indicazioni per questa specie, al di là di considerazioni sulla necessità di prevenire alterazioni o eccessivo disturbo nei siti di svernamento, in particolare nella laguna di Grado e Marano e la baia di Ponzano, che rappresentano i principali siti di presenza invernale per la specie.

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Moretta codona © William Vivarelli