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Monachella © Saverio Gatto

Monachella

Oenanthe hispanica

Ordine
Passeriformes
Famiglia
Muscicapidae
Nome scientifico
Oenanthe hispanica
Habitat
Steppe
- altri habitat
Mosaici mediterranei
Coltivi
Strategia migratoria
Migratrice a lungo raggio
Apertura alare
25-27 cm
Lunghezza
14,5 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

DD - Carente di dati
Stato di conservazione
Cattivo
Ascolta il canto

Descrizione

Passeriforme tipicamente mediterraneo, simile al congenere Culbianco, dal quale si distingue per il piumaggio che risulta di un brillante giallo ocra, che contrasta con la mascherina nera e le ali nere. La coda mostra un caratteristico disegno nero e bianco. La femmina ha un piumaggio meno appariscente. Presenta una lunghezza media di 14,5 cm, un’apertura alare compresa tra 25 e 27 cm e un peso tra 12 e 22 grammi.
Frequenta ambienti aperti o semi-aperti nelle fasce climatiche mediterranea e steppica. Occupa di preferenza ambienti diversi a quote basse e medio-basse, solitamente entro i 1.000 m (tranne alcune eccezioni, relative soprattutto alla parte orientale dell’areale), generalmente accomunati dall’essere asciutti, con alberi e arbusti sparsi e porzioni più o meno ampie di terreno nudo, roccioso o sabbioso. Preferisce versanti collinari e montuosi ad aree pianeggianti. Può insediarsi anche in ambienti asciutti coltivati in modo estensivo, specialmente se alternati a zone scoperte e con presenza di cespugli sparsi e massi o aree rocciose; spesso occupa aree interessate da incendi recenti.

Insetti e altri invertebrati costituiscono la sua dieta principale, integrata da bacche e semi. Le prede animali vengono individuate per lo più da un posatoio sopraelevato e catturate al suolo, a volte anche in volo.

La specie si distribuisce in modo piuttosto ampio tra i Paesi dell’area mediterranea ed euroasiatica: Spagna e Portogallo, aree meridionali di Italia e Francia, nord Africa, regioni centrali della penisola arabica, Medio Oriente, Penisola Balcanica, Turchia, territori circostanti il Mar Caspio, sud-ovest del Kazakhstan, Palestina, Iran e Iraq. Specie migratrice a lungo raggio, l’areale di svernamento è situato in Africa, per lo più entro la fascia del Sahel; i movimenti migratori sono soprattutto notturni.

In Italia la Monachella è migratrice e nidificante. La sua distribuzione attuale (2010-2022) in periodo riproduttivo comprende soprattutto la Puglia e la Basilicata, con presenze puntiformi e localizzate in altre regioni. Il suo areale si è ridotto drasticamente rispetto a qualche decennio fa, quando nidificava anche in numerose altre aree del Centro-Sud e in alcuni siti del Nord Italia. Più diffusa fino a 600-700 m, e fino a 1.500 m sull’Appennino settentrionale.

Lo Status

La Monachella ha in Italia uno stato di conservazione cattivo, a causa di una contrazione di areale e di popolazione e del degrado e riduzione del suo habitat ottimale; anche a livello continentale lo stato di conservazione della specie è sfavorevole.

La popolazione italiana veniva stimata in 1.000-2.000 coppie nel 2008 ma probabilmente necessita di una rivalutazione a seguito del forte declino occorso negli ultimi anni. La popolazione italiana non appare significativa a livello europeo, ma vista l’importanza di conservare la specie in Europa e la posizione centrale nell’areale della specie, la conservazione della Monachella in Italia assume comunque una certa rilevanza.

Per quanto concerne il successo riproduttivo, le poche informazioni relative all’Italia mostrano un tasso d’involo di 2,6 giovani per nido nel Lazio e di 3,3 giovani involati per nido in Puglia.

Le Minacce

Diversi i fattori di minaccia pesano sulla specie e spiegano il largo declino registrato negli ultimi decenni nel nostro Paese. Nelle principali aree di nidificazione, la minaccia più importante è costituita dalla perdita di habitat dovuta all’incremento dell’agricoltura intensiva e alla realizzazione di progetti di irrigazione e spietramento degli ambienti steppici.

Altre problematiche relative all’habitat sono da collegare all’abbandono dei pascoli e delle aree agricole di tipo tradizionale in aree montane e basso montane, con il conseguente ritorno del bosco, non idoneo alle esigenze ecologiche della Monachella. 

L’escursionismo o l’arrampicata sportiva possono interferire negativamente sulla riproduzione della specie.

Potenzialmente importanti per la conservazione della Monachella sono anche le condizioni riscontrate durante lo svernamento in Africa e la migrazione per e da i quartieri riproduttivi. Tuttavia, mancano al momento dati relativi a questa specie per quanto concerne l’effetto delle condizioni sopraccitate sui contingenti nidificanti.

La Tutela

È prioritario mantenere condizioni idonee alla presenza e riproduzione nelle aree ancora occupate da popolazioni significative. In sintesi, vanno tutelati gli habitat pseudo-steppici, peraltro protetti dalla Direttiva Habitat. 

Specie poco studiata, ad eccezione di contributi a carattere locale e relativi a singole popolazioni, spesso di dimensioni ridotte. Appaiono necessari studi più approfonditi per monitorare l’andamento demografico della specie in Italia. 

Mancano le informazioni necessarie relative ai parametri demografici fondamentali per poter calcolare il valore di riferimento favorevole (FRV) per questa specie.

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Monachella © Saverio Gatto