Fiorrancino
Regulus ignicapilla
Ordine
Famiglia
Nome scientifico
Habitat
- altri habitat
Strategia migratoria
Apertura alare
Lunghezza
Lista rossa italiana
Stato di conservazione
Ascolta il canto
Descrizione
Il Fiorrancino ha dimensioni minuscole, paragonabili a quelle del Regolo, col quale condivide i principali caratteri strutturali. Il maschio si riconosce per il disegno del capo assolutamente diagnostico, molto più variegato che nel Regolo e che comprende tre fasce colorate: giallo-arancio, nera e bianca. La femmina è identica al maschio ma con colorazione meno brillante e tendente al giallo sul vertice del capo. Misura mediamente 9 cm d lunghezza, per un’apertura alare di 13-16 cm e 4,4-7,2 grammi di peso. Nel folto di una foresta, la sua presenza viene spesso tradita dal caratteristico canto, una strofa di pochi secondi nella quale si ripetono note molto acute, praticamente identiche tra loro, con un leggero incremento di tono e di volume verso la fine. Al di fuori del periodo riproduttivo forma spesso gruppi misti con regoli, cince, codibugnoli e altre specie silvane.
L’habitat prediletto è rappresentato da boschi naturali e artificiali di aghifoglie con abbondante sottobosco, come peccete e abetine, boschi sempreverdi e pinete litoranee ove tende a occupare gli spazi ecotonali. Presente anche in boschi misti di conifere e latifoglie, chiusi o aperti, pinete termofile e faggete (pure e miste), boschetti di cipressi, parchi e giardini urbani. Nelle zone boscose sono preferiti i settori caratterizzati da alberi ricoperti di edera. Sulle Alpi condivide l’habitat riproduttivo con il Regolo anche se frequenta habitat più diversificati rispetto a quest’ultimo occupando, in aree più calde, anche formazioni forestali miste o i querceti mediterranei, formati da quercia da sughero e leccio. Nidifica in coppie isolate, localmente raggruppate soprattutto nelle situazioni ambientali particolarmente favorevoli. Il nido è quasi sferico e viene ancorato all’estremità di rami orizzontali o più di frequente pendenti, a volte tra rampicanti.
Si ciba di Insetti, ragni, Miriapodi, Molluschi e larve.
Specie a distribuzione europea, il Fiorrancino ha areale riproduttivo incentrato sull'Europa centrale e mediterranea. Le popolazioni più numerose sono quelle di Spagna, Francia, Germania, Italia e Romania ma le densità maggiori si registrano sulle Alpi e nella Germania meridionale. Le diverse popolazioni geografiche mostrano un istinto migratorio variabile, con quelle meridionali che sono principalmente residenti e quelle settentrionali e orientali che sono essenzialmente migratrici e si dirigono a sud e ovest per svernare nel Mediterraneo e nei Paesi dell’Europa occidentale, dal Portogallo a Gran Bretagna e Irlanda.
In Italia il Fiorrancino è specie parzialmente sedentaria, migratrice, svernante e nidificante sulla Penisola, in Sicilia, Sardegna e Arcipelago Toscano, con ampi vuoti di areale in Pianura Padana, versante adriatico e Puglia. La specie si distribuisce dal livello del mare fino a 1.100-1.300 m di quota, diviene più localizzato a 1.500-1.600 e raggiunge un massimo altitudinale a 1.800 m in Sicilia, 1.900 m sulle Alpi occidentali. Giovani volanti sono stati osservati a 2.000 m su Alpi occidentali e lombarde.
Lo Status
La specie presenta uno stato di conservazione favorevole in Italia e a livello continentale.
La popolazione italiana è stimata in 300.000-600.000 coppie, con tendenza all’incremento e all’espansione di areale negli ultimi decenni nelle regioni settentrionali, ma anche in alcuni contesti dell’Italia centrale. La popolazione svernante è difficile da stimare in quanto è composta da individui sedentari e da un numero non conosciuto di migratori provenienti soprattutto dell’est Europa.
Non sono disponibili a livello nazionale dati sul successo riproduttivo.
Le Minacce
Non si ravvisano particolari minacce per la specie: interventi selvicolturali, apertura di strade e tagli forestali in periodo di nidificazione possono provocare episodi di mortalità e di riduzione del successo riproduttivo. In alcune aree del Nord Italia (nelle province di Brescia, Bergamo e in settori prealpini del Veneto), individui della specie vengono sporadicamente catturati in maniera illegale mediante reti, archetti e vischio soprattutto nella stagione tardo autunnale. In inverno la specie può subire contrazioni numeriche a seguito di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli.
La Tutela
Non si ravvisa il bisogno di adottare particolari misure di conservazione per la specie.
Per quanto concerne il monitoraggio, si ravvisa la necessità di ottenere dati quantitativi relativi ai parametri riproduttivi, attualmente assenti.
Per gli ambienti più idonei alla specie si propone come valore di riferimento favorevole (FRV) a scala locale una densità riproduttiva pari a 10 territori per 10 ha (valore localmente superato in ambiti eccezionalmente idonei alla specie).