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Ballerina gialla © Luigi Sebastiani

Ballerina gialla

Motacilla cinerea

Ordine
Passeriformes
Famiglia
Motacillidae
Nome scientifico
Motacilla cinerea
Habitat
Zone umide e ripariali
Strategia migratoria
Parzialmente sedentaria
Parzialmente migratrice a corto raggio
Apertura alare
25-27 cm
Lunghezza
18,0-19,0 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

LC - Minor preoccupazione
Stato di conservazione
Favorevole
Ascolta il canto

Descrizione

Motacillide di medie dimensioni, si distingue dalla più comune Ballerina bianca in quanto il maschio adulto in abito nuziale ha il petto di colore giallo brillante, che vira verso una tonalità più fulva nella stagione fredda. Le parti superiori sono grigie con le ali grigio scuro e dotate di una banda bianca. La gola è nera e una stria bianca la divide dal grigio del capo. Un lieve sopracciglio bianco è anch’esso evidente. Le femmine adulte in abito riproduttivo sono simili ai maschi con però la gola grigia e le parti inferiori di un giallo più tenue. Lunga 18-19 cm, ha un’apertura alare di 25-27 centimetri e un peso di 15-25 grammi.

La Ballerina gialla si ciba di insetti e altri invertebrati catturati in volo o sul terreno.

Nidifica a stretto contatto dell’acqua, lungo fiumi, canali, torrenti, ruscelli, su rive di laghi e bacini artificiali, preferibilmente in ambienti ombrosi e pietrosi di aree montane, alto-collinari e di fondovalle. Come il Merlo acquaiolo, predilige torrenti ad elevata pendenza con acque a rapido scorrimento, a differenza della Ballerina bianca che utilizza acque più lente. La presenza di acqua corrente risulta particolarmente importante, mentre la qualità delle acque (compromessa da inquinamento e acidificazione) risulta apparentemente avere meno effetto sulla densità riproduttiva.

In Pianura Padana nidifica localmente lungo corsi d’acqua ombrosi con salti d’acqua e manufatti, oltre che in muri di vecchi edifici. Più diffusa tra 300-400 m e 1.600-1.700 m, con discrete presenze fino a circa 2.000 m. Durante lo svernamento appare meno selettiva e frequenta anche zone costiere sabbiose e rocciose, pianure ricche di corsi d’acqua, bacini lacustri e zone umide d’acqua dolce e salmastre.

La sottospecie nominale, che interessa l’Italia, è presente in Africa nord-occidentale ed Europa, fino al Caucaso ed Iran. Le popolazioni dell’Europa settentrionale ed orientale sono migratrici, parzialmente migratrici quelle di Europa centrale e regioni atlantiche, residenti o localmente dispersivi gli uccelli che nidificano in Inghilterra, Islanda, Belgio, Francia, Spagna e nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sverna nella maggior parte dei quartieri riproduttivi europei, ma alcuni individui raggiungono l’Africa fino al confine meridionale del Malawi.

In Italia è nidificante, sedentaria, migratrice regolare e svernante; in periodo riproduttivo ha una distribuzione che ricalca soprattutto i rilievi montuosi e collinari dell’Italia continentale, delle isole maggiori e di alcune isole minori, benchè sia presente anche in alcune aree di pianura ricche di corsi d’acqua.

Lo Status

La Ballerina gialla ha uno stato di conservazione favorevole sia in Italia che in Europa, benchè per il nostro Paese la popolazione nidificante è soggetta a fluttuazioni, con situazioni locali di incremento e altre di decremento, verosimilmente legate in parte alle condizioni climatiche invernali.

La popolazione italiana è stimata in 40.000-80.000 coppie. 

Per quanto concerne i parametri riproduttivi, scarsi i dati disponibili, con 4,1 giovani per nido sulle Alpi e tasso d’involo di 4,0 giovani per covata in Umbria.

Le Minacce

Nonostante uno stato di salute complessivamente buono, le popolazioni di Ballerina gialla sono soggette a fluttuazioni da non sottovalutare. Due sono le principali minacce per la specie: le condizioni meteorologiche avverse e gli interventi dell’uomo volti alla modifica dell’ambiente in cui la specie nidifica e si riproduce. 

Inverni eccessivamente rigidi possono rappresentare fasi di forte stress per la specie; le basse temperature incidono negativamente sull’alimentazione poiché la Ballerina gialla ha l’abitudine di catturare gli insetti nella loro fase di vita aerea, piuttosto che in quella acquatica, fortemente ridotta durante le gelate.

Lungo i cosi d’acqua, interventi di deviazione, prosciugamento e arginatura, nonché le opere di regimazione idraulica finalizzate alla costruzione di centrali idroelettriche, con conseguente riduzione della portata o improvvise variazioni del livello dell’acqua nella stagione riproduttiva, possono comportare la riduzione di habitat idonei alla nidificazione e alle prede di cui si nutre.

La Tutela

Occorre evitare brusche variazioni del livello delle acque durante la stagione riproduttiva e adottare criteri d’ingegneria naturalistica nell’esecuzione degli interventi sulle rive dei corsi d’acqua, che comunque vanno limitati ed eseguiti al di fuori del periodo riproduttivo. È necessario il rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV) ed una sua eventuale ridefinizione secondo criteri naturalistici.

La specie necessita di attenzione e di regolare monitoraggio in quanto gli habitat idonei sono soggetti a varie forme di degrado, soprattutto nella Pianura Padana ove mostra, in alcuni settori, segnali di contrazione della distribuzione e di declino della popolazione.

Sulla base dei dati disponibili, si propone come valore favorevole di rifermento (FRV) a scala locale una densità riproduttiva ottimale di 3 coppie per km lineare di corso d’acqua in ambiente montano. A scala di comprensorio (bacino imbrifero in ambito montano), una densità di 1 coppia per km lineare di corso d’acqua può essere ritenuta idonea per aree in larga parte vocate ad ospitare la specie, mentre i valori di riferimento posso essere di 0,1 coppie per km per corsi d’acqua meno idonei alla specie.

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Ballerina gialla © Luigi Sebastiani