Salta al contenuto principale
Immagine
Allocco © Luigi Sebastiani

Allocco

Strix aluco

Ordine
Strigiformes
Famiglia
Strigidae
Nome scientifico
Strix aluco
Habitat
Foreste
- altri habitat
Mosaici mediterranei
Urbanizzato
Strategia migratoria
Sedentaria
Apertura alare
81-96 cm
Lunghezza
37-43 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

LC - Minor preoccupazione
Stato di conservazione
Favorevole
Ascolta il canto

Descrizione

L’allocco è la specie più comune della famiglia degli strigidi europei. Possiede un piumaggio più scuro, dalle tinte fulve, da cui spiccano macchie marroni striate. Il capo è grosso e tondeggiante che può ruotare di 270°, gli occhi sono tondi e grandi, contornati da dischi color panna. La specie è comune e ampiamente distribuita in quasi tutta l’Europa e l’Asia, assente solo da Irlanda, Scozia, Penisola Scandinava e Russia settentrionale.

Si nutre di mammiferi di piccole e medie dimensioni – come scoiattoli, ghiri e donnole –  ma anche piccoli anfibi e varie specie di uccelli. Inghiotte le proprie prede vive ed espelle ossa, pelo ed esoscheletri di insetti che non riesce a digerire, sotto forma di piccole borre. Il senso più sviluppato dell’Allocco è l’udito: grazie alla posizione asimmetrica delle orecchie riesce a individuare anche le prede più silenziose.

Le differenze tra i due sessi non sono evidenti dal piumaggio, ma piuttosto nelle dimensioni, più grandi nella femmina. In vista dell’accoppiamento, l’Allocco non costruisce alcun nido, ma si limita a utilizzare cavità di alberi, case disabitate, e all’occorrenza cassette nido. In aree urbanizzate (normalmente periferiche al centro storico), può insediarsi sotto i tetti o nei fumaioli; ma occupa anche nidi abbandonati da altri rapaci, quali gazze o cornacchie grigie.

L’Allocco nidifica dal mese di febbraio sebbene siano stati osservati episodi riproduttivi anche in pieno inverno. Due o tre uova costituiscono la covata media, che viene accudita dalla femmina per circa un mese. I pulcini di Allocco saranno sotto la cura dei genitori per almeno tre mesi dopo il primo involo.

Lo Status

L’Allocco mostra attualmente uno stato di salute favorevole in tutta Europa. Le condizioni attuali fanno inoltre ben sperare per il futuro: in gran parte dell’areale di distribuzione, la specie è infatti in progressivo e costante incremento.

La popolazione italiana, oscilla tra 30.000 e 50.000 coppie e costituisce circa il 4% della popolazione complessiva europea.

Specie sedentaria, non migratrice ed estremamente legata al proprio territorio di appartenenza, che occupa durante l’intero arco annuale. In Italia, dove è considerata specie stabile, è presente e ben distribuita nelle regioni biogeografiche alpina, continentale e mediterranea, a eccezione della Sardegna.

Le Minacce

Potenzialmente letali per la specie sono elettrodotti e cavi sospesi in aree forestali e agricole. Sono pericolosi soprattutto i fili a sbalzo e le teleferiche per il trasporto del legname.

Il successo riproduttivo può essere ridotto da interventi di silvicoltura e tagli del bosco rasi, specialmente qualora effettuati proprio durante il periodo riproduttivo.

Nonostante sia specie particolarmente protetta, ai sensi della legislazione venatoria, purtroppo la specie rimane spesso vittima di abbattimenti illegali. Anche l’utilizzo di pesticidi e veleni destinati ai roditori è potenzialmente dannoso, in quanto espone gli individui al rischio di avvelenamento.

Altri motivi di disturbo consistono nel degrado e nella distruzione di habitat boschivi e pastorali in ambienti rurali e forestali di contesti montani: come l’apertura di nuove strade e la frammentazione degli stessi habitat. In aree pianeggianti caratterizzate da agricoltura intensiva, la scarsità di siti riproduttivi come alberi ricchi di cavità può limitare fortemente l’insediamento della specie.

La Tutela

La specie è ben studiata dal punto di vista della distribuzione, ecologia e abitudini alimentari. È tuttavia è importante proseguire il monitoraggio in periodo riproduttivo, al fine di raccogliere ulteriori dati quantitativi e, di conseguenza, stimare in modo più accurato la consistenza delle popolazioni in alcune regioni meridionali, come Calabria, Campania e Basilicata, ancora non sufficientemente conosciute. Nelle aree pianeggianti del Nord Italia appare fondamentale prevedere la costituzione di una fitta rete di aree verdi, preservando i boschi già esistenti e creandone di nuovi.

Nonostante siano esposte alla scarsità di adeguati siti riproduttivi, le coppie di Allocco possono facilmente utilizzare nidi artificiali.

In ambiti forestali o di transizione, appare fondamentale incentivare e assicurare la messa in sicurezza di tralicci elettrici a media e bassa tensione, segnalando inoltre la presenza di cavi sospesi. Gli effetti dei prodotti chimici utilizzati dall’uomo sulle popolazioni di allocchi, così come, più in generale, l’impiego di principi attivi dal minore impatto sulla fauna selvatica andrebbero maggiormente studiati.

Per gli ambienti forestali più idonei e continui, come boschi di latifoglie e boschi misti presenti su Alpi, Prealpi e Appennini, il Valore di Riferimento Favorevole (Frv) proposto per l’Allocco corrisponde a 3 coppie per km quadrato. In località particolarmente favorevoli, tuttavia, la specie può superare questi valori, come ad esempio all’interno di parchi urbani e in aree protette. In Pianura Padana e nelle piane agricole a coltivazione intensiva tipiche del Centro-Sud Italia, l’indice proposto è invece pari a 1,3 coppie per km quadrato.

Proteggiamoli assieme

Se hai a cuore lo spettacolo degli uccelli selvatici, se ami meravigliarti per i loro voli e i loro canti, c'è qualcosa che puoi fare subito: aiutarci a preservare questo prezioso e fragile patrimonio di biodiversità.
Aiuta la natura.

Immagine
Allocco © Luigi Sebastiani