Recupero fauna: estendere l'accesso al fondo alle associazioni di volontariato
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“E’ necessario estendere il fondo introdotto dalla legge per il sostegno nazionale al recupero della fauna selvatica a tutti i centri gestiti dal volontariato, con criteri certi ed efficaci, e la previsione di linee guida nazionali di qualità”.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia in merito alla possibile estensione della legge 178/2020, che con le leggi di Stabilità 2021 e 2022 ha finalmente istituito e finanziato il Fondo per il Recupero della fauna selvatica.
“Per molti anni la Lipu si è strenuamente adoperata affinché lo Stato recuperasse una competenza e un’azione attiva sul recupero della fauna selvatica, materia importante e impegnativa. La legge 157/92 ha storicamente demandato le competenze operative alle regioni, il che è certamente un fatto di efficacia pratica, nel senso di una presenza più diretta e ravvicinata delle amministrazioni sul territorio.
“Al tempo stesso questa forma di completa regionalizzazione ha privato la materia del recupero di un disegno complessivo e dunque di regolamentazioni e standard gestionali uniformi a livello nazionale, con vari risvolti negativi. A tale problema si è aggiunto quello, gravissimo, dei contributi pubblici via via più ridotti, che hanno messo le associazioni che gestiscono i centri recupero in condizioni operative molto difficili.
“La legge 178 di Stabilità che nel 2020 ha istituito il Fondo nazionale per il recupero della fauna selvatica ha l’enorme merito di aver ridato allo Stato, e in particolare al ministero dell’Ambiente-Transizione ecologica, una centralità nella questione, mettendo finalmente a disposizione risorse integrative rispetto a quelle delle regioni e delle altre amministrazioni locali.
“Ora tuttavia è bene che il Fondo, ad oggi limitato agli enti riconosciuti dal Ministero, sia esteso anche alle associazioni riconosciute dalle regioni che gestiscono i centri recupero fauna selvatica, pur con criteri precisi e definiti, tra cui la previsione negli statuti di finalità di protezione della fauna selvatica, e soprattutto che la legge sia accompagnata finalmente da linee guida che dettino standard gestionali uniformi, in modo da permettere un salto di qualità in una materia davvero delicata quale il recupero della fauna selvatica”.
La Lipu, che è impegnata nella cura della fauna selvatica dal 1970 e attualmente gestisce 10 centri recupero in tutta Italia, con circa 30 mila animali curati ogni anno, è a disposizione per contribuire all’evoluzione della materia, anche con i documenti e gli strumenti elaborati negli ultimi anni”.