Parco Monti Lessini, no alla riduzione
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Parco regionale della Lessinia: no alla riduzione dell’area protetta. Lipu: “un favore a cacciatori e speculatori edilizi. Ambiente e biodiversita’ si difendono rafforzando il parco, non indebolendolo”
No alla riduzione dei confini del parco, sì alla difesa dell’ambiente, dei paesaggi, della biodiversità. La Lipu-BirdLife Italia si dichiara contraria al taglio di oltre 2mila ettari del Parco naturale regionale della Lessinia approvato in seconda commissione del Consiglio regionale veneto. Una decisione che, secondo la Lipu, rappresenta un grave arretramento nella difesa dell’ambiente e delle specie animali e vegetali che trovano nel parco un habitat per vivere e riprodursi. Il taglio approvato comporta una riduzione del 18% della superficie del parco, che ammonta a 17mila ettari. “Istituito nel 1990, il parco ha permesso a molte specie di ripopolare i Monti Lessini e portato benefici a livello di attività produttive sostenibili, di eventi culturali e occasioni educative – afferma Chiara Tosi, delegata regionale Veneto della Lipu - E proprio le aree ‘contigue’ oggetto del progetto di legge approvate, che si vorrebbe far passare come secondarie, ospitano invece la biodiversità più interessante presente nell’area protetta, nonché una grande ricchezza da diversi punti di vista: botanico, faunistico, geologico, paleontologico, archeologico ed etnologico”. Per ribadire la propria contrarietà al disegno di legge, che, dopo l’approvazione avvenuta in seconda commissione dovrà essere varato in via definitiva dal Consiglio regionale, la Lipu parteciperà alla camminata per il parco della Lessinia in programma domenica 26 gennaio con partenza alla Conca dei Pàrpari (alle ore 10) e alla Conca San Giorgio (ore 12). “Il taglio dell’area protetta è un regalo ai cacciatori e ai cementificatori, e rappresenterebbe un precedente pericoloso per la tutela dei parchi a livello regionale e nazionale – continua Chiara Tosi – Invitiamo il governatore Zaia a unirsi al corteo e dimostrare che anche le istituzioni sono a fianco della società civile per fronteggiare la grave crisi ecologica che ci affligge. Servono più tutele, conoscenze e rispetto della natura e dei paesaggi: solo così possiamo risollevare le sorti dei nostri territori e del nostro fragile pianeta”.