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Pac, semaforo rosso per la transizione ecologica

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Pubblicata l’analisi dei coordinamenti Europei di BirdLife e EEB sui Piani Strategici Nazionali della PAC di 22 Stati membri rispetto al loro contributo a fermare la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici.

L’analisi conferma il sostanziale fallimento della riforma della PAC, l’Italia bocciata all’esame della sostenibilità del suo Piano Strategico Nazionale.

Giudizio negativo per i Piani Strategici Nazionali di 22 Stati membri della UE, tra cui l’Italia, secondo l’analisi, pubblicata da BirdLife e EEB. Per l’Italia l’analisi è stata realizzata dalle Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura. I Piani Strategici Nazionali per l’agricoltura europea sono stati valutati rispetto alle esigenze di conservazione della biodiversità e di contrasto ai cambiamenti climatici, seguendo una lista di 7 domande chiave, tra cui la protezione garantita a prati e aree umide, la presenza di azioni e budget per il clima e garantire aree idonee per la tutela della biodiversità, fino alla presenza di sussidi perversi e al grado di coinvolgimento delle Associazioni ambientaliste nella redazione del Piano. Le valutazioni puntuali sono poi state sintetizzate in un giudizio a “semaforo”: https://www.birdlife.org/news/tag/cap/

18 dei 22 piani ottengono solo un punteggio scarso o molto scarso nelle diverse categorie di analisi, indicando che la stragrande maggioranza dei Piani Strategici Nazionali non raggiungerà quanto promesso per quanto riguarda gli obiettivi ambientali e climatici, allontanando di fatto la possibilità di una vera transizione ecologica, con un alta probabilità di non raggiungere gli ambiziosi obiettivi delle Strategie UE Biodiversità 2030 e Farm to Fork.
“L’Italia riceve una sonora bocciatura, con una valutazione complessiva non positiva dell’analisi del suo Piano Strategico Nazionale”, commentano le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura, che avevano già criticato il documento di programmazione 2023-2027 trasmesso il 31 dicembre 2021 alla Commissione UE. “Sono ancora troppo poche le azioni e il budget per la biodiversità e il clima, che vengono relegati sostanzialmente al secondo pilastro, svuotando di fatto la potenzialità del nuovo strumento degli eco-schemi del primo pilastro, utilizzati essenzialmente per compensare gli effetti della convergenza interna e la revisione dei titoli storici”.

Le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura riconoscono l’attenzione dedicata nel PSN dell’Italia all’agricoltura biologica ma evidenziano come la sostenibilità ambientale viene ancora complessivamente percepita dal MIPAAF e dal mondo agricolo come un “balzello da pagare” e non come l’opportunità per cambiare radicalmente i nostri sistemi agro-alimentari, rendendoli più resilienti ai cambiamenti globali e meno dipendenti dalle importazioni delle materie prime, come anche i cittadini-consumatori chiedono da tempo.

La guerra tra Russia e Ucraina ed il rapporto dell’IPCC sugli effetti dei cambiamenti climatici hanno evidenziato chiaramente la vulnerabilità dei sistemi agro-alimentari europei e nazionali, ancora troppo dipendenti dalle energie fossili (il 30% del metano consumato a livello globale serve per la produzione di fertilizzanti chimici) e minacciati dagli effetti dei cambiamenti climatici. La nuova PAC doveva essere una risposta a queste attuali drammatiche emergenze, ma sembra invece non aver fornito strumenti e soluzioni efficaci.

Negativo il giudizio anche sulla partecipazione degli attori sociali nel processo per la redazione del PSN, “se fino al 28 Dicembre avremmo dato un giudizio non del tutto negativo al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali su come stava conducendo il Tavolo di partenariato con le parti sociali ed economiche, dopo il 31 dicembre abbiamo dovuto cambiare idea prendendo atto di un processo partecipato formale ma non sostanziale, con troppe lacune ed omissioni”. Le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura denunciano infatti che non è stata data l’opportunità al Tavolo di partenariato di commentare l’intero impianto del Piano prima dell’invio alla Commissione UE, senza nessun confronto sull’impostazione degli interventi per lo Sviluppo Rurale ed ignorando le osservazioni agli eco-schemi presentate nel corso delle riunioni con le parti sociali. Ancora più grave è il mancato coinvolgimento delle autorità ambientali (Ministero della Transizione Ecologica-MITE e ISPRA) nella definizione della versione finale del PSN trasmesso alla Commissione UE, che sulla base del Regolamento comunitario (art.106, comma 2, lettera b, del Regolamento PAC 2021/2115) avrebbero dovuto essere adeguatamente coinvolte nella preparazione degli aspetti in materia di ambiente e di clima del Piano Strategico Nazionale.

Le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura hanno redatto un documento di osservazioni e commenti al PSN, già inviato al MIPAAF ed alla Commissione Europea i cui contenuti saranno presentati e commentati con esperti europei ed accademici italiani in un Convegno on-line il prossimo 17 marzo alle ore 9.00, che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook della Coalizione: https://www.facebook.com/CambiamoAgricoltura/. Il programma completo sarà disponibile a breve sul sito www.cambiamoagricoltura.it

In attesa delle osservazioni ufficiali della Commissione Europea al PSN del nostro Paese, che dovrebbero arrivare entro la fine di questo mese, le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura intendono stimolare ancora il dibattito pubblico sulla transizione ecologica della nostra agricoltura, consapevoli dell’urgenza di dover cambiare rotta puntando con maggiore determinazione sull’agroecologia e sulla sovranità alimentare dell’Europa.

 

 

CambiamoAgricoltura è una coalizione nata nel 2017 per chiedere una riforma della PAC che tuteli tutti gli agricoltori, I cittadini e l’ambiente. Sostenuta da oltre 80 sigle della società civile è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni del mondo ambientalista, consumerista e del biologico italiane (Associazione Consumatori ACU, AIDA, AIAB, AIAPP, Associazione Italiana Biodinamica, CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia). E’ inoltre supportata dal prezioso contributo di Fondazione Cariplo.

 

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