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Contro il bracconaggio: volontari in Sardegna a fianco delle forze dell'ordine

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Corpo forestale Sardegna, Carabinieri forestali e Lipu insieme contro il bracconaggio. Trappole, reti e munizioni sequestrati durante le attività svolte nel sud della Sardegna

Una trentina di reti per uccellagione, un fucile e 40 munizioni sequestrati, oltre a 2 trappole "Sep" e un grande retino in grado di catturare centinaia di esemplari con un solo utilizzo. E' il bilancio delle operazioni contro il bracconaggio effettuate nel Sud della Sardegna, in particolare nel Gutturu Mannu e nei parchi Naturali di Molentargius, dal Corpo forestale Regione Sardegna e dai Carabinieri forestali in collaborazione con i volontari della Lipu.
Il Sud della Sardegna è uno dei punti caldi del bracconaggio, uno dei black spot individuati dal Piano nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici. In quest'area è intenso il passaggio di uccelli migratori, molti dei quali (in particolare pettirossi, merli e tordi bottaccio) vengono catturati con reti e trappole e uccisi per essere rivenduti in modo illegale a ristoranti e macellerie.
L'intervento ha visto impegnati, oltre ai volontari della Lipu, il personale del Corpo Forestale Regionale del Nucleo investigativo di Cagliari (Nipaf) e delle Stazioni forestali di Cagliari e Uta, i Carabinieri Forestali del Reparto Operativo - Sezione Operativa Antibracconaggio reati a danno degli animali (Soarda), il Nucleo Cites di Cagliari, i Carabinieri dei reparti territoriali del Comando Provinciale di Cagliari
"Ringraziamo le forze dell'ordine, in particolare i Carabinieri forestali e il Corpo forestale della Regione Sardegna, il cui ruolo è sempre più essenziale nell'attività di prevenzione e repressione dei reati a danno degli uccelli migratori e della natura che appartiene alla collettività".

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