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Capodanno, lettera della Lipu all'Anci: "I Comuni vietino i botti"

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Capodanno: lettera della Lipu all’Anci: “i Comuni vietino l’utilizzo e la vendita di botti”. Migliaia di uccelli selvatici muoiono ogni anno nel tentativo di sfuggire a rumore, fumo e luci

“Ci sono molti apprezzabili modi per festeggiare l’inizio di un nuovo anno, e tra questi c’è sicuramente quello che prevede l’attenzione anche per gli animali selvatici che vivono in città”. E’ quanto scrive la Lipu-BirdLife Italia in una lettera inviata oggi al presidente dell’Anci (Associazione italiana di Comuni italiani), Antonio De Caro, nella quale chiede un suo intervento affinché i sindaci emanino ordinanze che vietino, in vista del Capodanno 2022, l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione.

Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica e, in particolare, sugli uccelli degli ambienti urbani. Le nostre città accolgono numeri considerevoli di passeri, merli, tortore dal collare e molte altre specie ornitiche, che vi trascorrono le giornate o le utilizzano come “dormitori” notturni sia d’estate che, soprattutto, d’inverno.

“Il ‘bombardamento’ di Capodanno comporta gravi problemi per gli uccelli – scrive nella lettera il presidente della Lipu, Aldo Verner – Disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, gli uccelli, nel tentativo di fuggire, si alzano in volo terrorizzati e si schiantano contro edifici, vetrate, cavi, infrastrutture varie, ferendosi gravemente e nella maggior parte dei casi perdendo la vita”. Che i botti costituiscano un serio problema per la fauna selvatica è confermato, oltre che da studi scientifici, anche da quanto successo a Roma durante il Capodanno 2021, quando centinaia di storni, che avevano scelto come dormitorio gli alberi della stazione Termini e della parte alta di via Cavour, si alzarono in volo terrorizzati e morirono a causa dell’impatto contro cavi ed edifici.

In seguito a quell’evento furono moltissime le persone che sottoscrissero appelli, petizioni, lettere per denunciare la gravità dei fatti accaduti, nonostante il divieto di “botti” deliberato dal Comune di Roma, e per chiedere che questi eventi non si ripetano più.

“I botti – prosegue il presidente Verner – sono ormai considerati dalla maggior parte delle persone un divertimento superfluo e, anzi, dannoso, che puo’, e deve, essere evitato. Per questo, presidente De Caro, le chiediamo di scrivere ai sindaci italiani affinché emanino ordinanze che vietano l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, e di fare quanto in loro potestà perché tali ordinanze siano concretamente attuate. Sia la notte di San Silvestro 2021 – conclude il presidente della Lipu - la prima in cui tutta l’Associazione nazionale dei comuni italiani assume l’onere e l’onore di promuovere festeggiamenti responsabili, rispettosi, attenti e per questo più civili e più belli”.

Di seguito il testo della lettera inviata al presidente dell'Anci Antonio De Caro

Al Presidente dell’Anci - Associazione Italiana dei Comuni Italiani - Antonio De Caro - Via dei Prefetti 46, 00186, Roma

Oggetto: Richiesta di intervento sulla problematica relativa all’uso di articoli pirotecnici rumorosi e i conseguenti danni alla fauna selvatica urbana

Signor Presidente,

gli articoli pirotecnici rumorosi, e tra questi i cosiddetti “botti di Capodanno”, provocano numerose problematiche quali incidenti anche gravi per gli esseri umani, emissione di particolato fine, inquinamento acustico e disturbo, anche molto forte, per gli animali d’affezione come cani e gatti.

Sempre più noto, anche per il grande pubblico, è tuttavia anche l’impatto diretto che i “botti” provocano sulla fauna selvatica e in particolare sugli uccelli in ambiente urbano. Gli animali selvatici vivono infatti non solo in natura, lontani dalle città, ma anche e sempre più spesso all’interno o nei pressi dei centri urbani. Le nostre città accolgono numeri considerevoli di passeri, merli, tortore dal collare e molte altre specie ornitiche protette, che vi trascorrono le giornate o le utilizzano come “dormitori” notturni sia d’estate che, soprattutto, d’inverno.

Uno studio condotto nei Paesi Bassi (Baranes et al. 2011), grazie all’ausilio dei radar, ha dimostrato che gli uccelli, spaventati dalle deflagrazioni dei botti, si involano in massa dirigendosi fino a 500 metri di altezza, muovendosi ininterrottamente anche per 45 minuti consecutivi lontano dai loro rifugi abituali e raggiungendo densità fino a 1000 uccelli per chilometri quadrati. Tale studio evidenza quanto il problema dei fuochi d’artificio possa divenire grave anche fuori dai centri abitati, in particolare nei pressi di zone umide che d’inverno ospitano in Italia migliaia di uccelli acquatici svernanti come fenicotteri e centinaia di migliaia di anatre.

Un altro esempio eclatante di questo fenomeno risale al 2010, quando a Beebe, nello stato dell’Arkansas, Stati Uniti d’America, oltre cinquemila merli dalle ali rosse caddero morti o morenti dal cielo dopo uno spettacolo pirotecnico. 

In altri casi, gli eventi pirotecnici in aree urbane che si verificano in prossimità di forti addensamenti di stormi fanno scoppiare il panico tra gli animali provocando un gran numero di morti. È ciò che è accaduto nel Capodanno 2021 a Roma, quando morirono centinaia di uccelli che avevano scelto come dormitorio gli alberi della stazione Termini e della parte alta di via Cavour. QUI l'articolo.

Il “bombardamento di Capodanno” comporta dunque gravi problemi anche per gli uccelli. Disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, nel tentativo di fuggire oltre a consumare importanti energie, gli uccelli si alzano in volo terrorizzati, andando incontro a collisioni con edifici, vetrate, cavi, infrastrutture varie, ferendosi gravemente e nella maggior parte dei casi perdendo la vita. Furono decine se non centinaia di migliaia le persone che, lo scorso anno, in seguito all’evento di Roma, sottoscrissero appelli, petizioni, lettere o interagirono con le iniziative della Lipu e delle altre organizzazioni ambientaliste, denunciando la gravità dei fatti, accaduti nonostante il divieto di “botti” deliberato dalla città di Roma, e chiedendo che non avessero a ripetersi.

L’evento di Roma è del resto solo uno dei tanti che si sono verificati e si verificano, suscitando le proteste dei cittadini contro i botti, i quali, un tempo amati, sono oramai considerati dalla maggior parte delle persone come un divertimento superfluo e anzi dannoso, che può e deve essere evitato. È a questo proposito, signor Presidente, che dunque Le scriviamo, richiedendoLe un intervento sulla vasta comunità dell’Anci che Lei rappresenta. Scriva ai sindaci italiani, chiedendo di emanare ordinanze che vietino l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, e di fare quanto in loro potestà perché tali ordinanze siano concretamente attuate.

Ci sono molti apprezzabili modi per festeggiare l’inizio di un nuovo anno, e tra questi c’è sicuramente quello che prevede l’attenzione anche per gli animali selvatici che vivono in città. Sia, la notte di San Silvestro 2021, la prima in cui tutta l’Associazione nazionale dei comuni italiani assume l’onere e l’onore di promuovere festeggiamenti responsabili, rispettosi, attenti e per questo più civili e più belli.

RingraziandoLa per l’attenzione e per quanto vorrà fare, e dando piena disponibilità ad ogni informazione e iniziativa ulteriore, restiamo in attesa di cortese riscontro.

Con l’augurio già da ora di buone feste e di un sereno Anno Nuovo,

Il Presidente Lipu – BirdLife Italia

Aldo Verner

 

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