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Caccia, chiude la stagione: bene esclusione moriglione e pavoncella e il bando al piombo

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Chiude domenica la stagione venatoria 2020-2021:  5 vittorie al Tar, bando alle munizioni al piombo, riduzione del calendario venatorio da parte delle regioni. Lipu: “conseguiti importanti obiettivi, ma ancora troppa sudditanza delle regioni al mondo venatorio”

Esclusione dai calendari venatori di moriglione e pavoncella da parte dei Tar; riduzione delle giornate di caccia per specie come uccelli acquatici e tordi; approvazione del bando europeo alle munizioni al piombo nelle zone umide.
Sono tante e importanti le buone notizie emerse durante la stagione venatoria che si concluderà formalmente domenica 31 gennaio, anche se 11 regioni che, al momento, l’hanno prolungata fino al 10 febbraio per la caccia a colombaccio e corvidi (come gazza e ghiandaia).
Lo afferma la Lipu-BirdLife Italia, che ha inoltrato, e vinto, anche con altre associazioni, i ricorsi al Tar per chiedere l’esclusione del moriglione e della pavoncella, specie minacciate a livello globale, dai calendari venatori: l’esito positivo del procedimento è avvenuto in Liguria, Veneto, Calabria, Toscana e Sicilia, specie a favore delle quali si sono pronunciate formalmente anche la Commissione europea e il ministero dell'Ambiente italiano. L'esclusione delle due specie è avvenuta anche in altre Regioni, dove sono intervenute altre associazioni: nelle Marche, tramite sentenza del Consiglio di Stato, e in Sardegna, che ha escluso il moriglione.
Ma è stata, quella che sta per concludersi, una stagione che ha visto spesso la riduzione delle giornate di caccia per i turdidi e gli uccelli acquatici, in ben 10 tra regioni e province autonome, alcune delle quali hanno chiuso la stagione in anticipo a fine dicembre.
Fondamentale è stata poi l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, del bando alle munizioni al piombo nelle zone umide, cui la Lipu, insieme alle altre associazioni di BirdLife International, ha dato un contributo decisivo. “Un passo decisivo per porre fine al grave inquinamento di preziosi ambienti e degli uccelli che li popolano – spiega il presidente della Lipu, Aldo Verner - Ora si attende l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa, che lo adotterà in quanto legge per dare via al processo di recepimento da parte degli Stati membri”.
Ancora problemi, tuttavia, da parte di alcune regioni che hanno effettuato una cattiva gestione regionale della caccia: l’ultimo esempio è la Puglia, che ha prorogato al 31 gennaio la caccia a tordo bottaccio, tordo sassello e diverse specie di uccelli acquatici, in violazione delle direttive comunitarie e della legge nazionale 157. La Lipu ha inviato al presidente Emiliano una diffida per il ritiro immediato del provvedimento, pena il ricorso in tutte le sedi opportune, amministrative, civili e penali.
“Agiremo concretamente per interrompere la sudditanza psicologica delle Regioni verso il mondo venatorio, con troppe deroghe concesse ai cacciatori messe a punto, in molti casi, anche per aggirare le norme anti Covid - conclude il presidente della Lipu – La tutela degli uccelli e della natura non può più aspettare”.
 

TABELLA
Le 11 Regioni che al momento hanno prolungato la caccia fino al 10 febbraio 2021 a colombaccio e/o corvidi


• ABRUZZO
• BASILICATA
• CALABRIA
• CAMPANIA
• LAZIO
• LIGURIA
• MARCHE
• SARDEGNA
• VENETO
• MOLISE
• PUGLIA

 

Immagine
Moriglione - foto luigi Sebastiani © Moriglione - foto luigi Sebastiani