Bracconaggio valli lombarde: sette denunciati, centinaia di uccelli sequestrati
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Duecentoquattro gli uccelli sequestati morti e 92 appartenenti a specie protette, oltre a trappole, reti e armi nell'operazione dei Carabinieri Cites in collaborazione coi volontari della Lipu e di altre associazioni
Sette persone deferite alla Procura della Repubblica, sequestrati 204 uccelli selvatici morti e surgelati e, inoltre, 92 esemplari vivi di specie particolarmente protette tra cui balie nere, pettirossi, scriccioli, passere scopaiole, frosoni, verdoni e fringuelli.
Si è conclusa l’operazione Balia nera realizzata nei giorni scorsi nelle valli lombarde dal Reparto operativo – Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali del Raggruppamento Carabinieri Cites di Bergamo, con il supporto del Nucleo Carabinieri Cites di Bergamo e in collaborazione anche con i volontari della Lipu, che operano nel contesto della campagna #stopbracconaggio finanziato dal progetto Life Abc.
Le operazioni si sono svolte in uno dei black spot più impegnativi individuati dal Piano nazionale antibracconaggio, snodo fondamentale lungo le rotte migratorie dei piccoli passeriformi che, in questo periodo, si spostano dalle aree di nidificazione del Nord Europa per raggiungere le aree di svernamento, più a sud nel bacino del Mediterraneo e in Africa.
Oltre alle denunce e agli uccelli sequestrati, i militari hanno anche sequestrato 241 mezzi di caccia illegali tra cui 219 trappole “Sep”, 14 reti per uccellagione, 8 trappole “prodine”, una pinza e un punteruolo per la contraffazione degli anelli identificativi inamovibili, un fucile e 253 cartucce a munizione spezzata non custoditi e, infine, un richiamo acustico elettromagnetico.
I sette sono stati denunciati per maltrattamento di animali, attività venatoria, armi e contraffazione di sigilli dello Stato. Di grande aiuto è stato l’utilizzo di un drone, qrazie al quale è stato possibile denunciare una persona che catturava prispoloni usando un richiamo elettroacustico e richiami vivi, e imprigionandoli attraverso l’utilizzo di trappole a caduta.
“Nella stagione autunnale – dichiara Aldo Verner, presidente della Lipu – migliaia di piccoli uccelli migratori si concentrano nei ‘colli di bottiglia’ costituiti dai valichi montani delle valli bresciane e bergamasche, restando vittime delle micidiali trappole dei bracconieri. Per fronteggiare quella che chiamiamo una pratica particolarmente violenta e insensata, chiediamo la piena applicazione del Piano antibracconaggio nazionale, il rafforzamento delle pene per i bracconieri e una vigilanza forte e presente tutto il territorio interessato da parte delle Forze dell’Ordine alle quali, peraltro, offriremo sempre la nostra collaborazione”.