Foreste
Le foreste sono una tipologia ambientale ricca, variegata e molto preziosa per gli uccelli.
Composta da diversi ecosistemi, tra cui i boschi planiziali e ripariali, le pinete, le faggete alpine ed appenniniche, i castagneti, i boschi misti di latifoglie, i querceti, i boschi di conifere, le selve costiere., le foreste rappresentano al tempo stesso, un elemento essenziale per la conservazione della biodiversità, una fonte di materie prime e serivizi ecosistemici e un motivo di ispirazione culturale e spirituale.
L'estensione delle foreste in Italia è in aumento, e tuttavia la loro struttura porta i segni di una lunga storia di sfruttamento. Scarse sono infatti le foreste caratterizzate da buona diversità strutturale, disetaneità, presenza di piante vetuste e piante morte, che notoriamente ospitano tantissima vita. Quasi inesistenti, inoltre, sono le foreste indisturbate, non alterate dall’attività e dall’utilizzo umano, che hanno potuto evolversi in modo naturale per un lungo periodo.
Nonostante ciò, l’avifauna tipica degli ambienti forestali versa in uno stato di conservazione mediamente soddisfacente, se comparata a quella di altre tipologie ambientali.
Tra le specie più rappresentative degli ambienti forestali alpini vi sono il Gallo cedrone, il più grande Galliforme, presente sulle nostre Alpi centrali ed orientali e vero e proprio indicatore di foreste ben strutturate, il Francolino di monte, la cui distribuzione è concentrata nei boschi misti tra i 700 e
Quanto agli ambienti forestali mediterranei, tra le specie più rappresentative troviamo il Falco pecchiaiolo, il Nibbio bruno, il Nibbio reale, l'Astore (presente in Sardegna con una sottospecie distinta) e diversi Picidi tra cui il poco conosciuto Picchio rosso mezzano e il Picchio dalmatino.
I boschi residui presenti nelle nostre pianure ospitano diverse specie di ardeidi coloniali, tra i quali la Nitticora, che si alimenta in risaia, la Garzetta, la Sgarza ciuffetto, e l’Airone cenerino, che nidificano in Ontaneti ad Ontano nero, nei Saliconi, adattandosi talvolta ai pioppeti coltivati.
La gestione delle nostre foreste ha lungamente privilegiato gli aspetti utilitaristici con scarsa o nulla attenzione per le esigenze ecosistemiche della foresta e della sua biodiversità. È andata però gradualmente affermandosi una maggiore sensibilità per una gestione più consona da un punto di vista naturalistico, sebbene molta strada resti da fare a cominciare dalla trasformazione delle foreste più integre in riserve naturali, all'aumento delle aree integrali, al divieto dei tagli a raso delle foreste ad alto fusto e di tipologie rare e localizzate come le foreste ripariali, alla maggiore prevenzione degli incendi e in generale ad una visione più ecosistemica e meno utilitaristica di questo habitat così prezioso.
L'estensione delle foreste in Italia è in aumento ma la qualità e le tutele non sono delle migliori. Di questo ne risentono anche le specie animali che le frequentano, tra cui uccelli a rischio come il Gallo cedrone