Ambienti agricoli
Da 10.000 anni le società umane coltivano la terra, in quella attività nota come agricoltura che tanto rilievo ha avuto per l'evoluzione della nostra specie.
Alle conseguenze positive dell'agricoltura va tuttavia aggiunta anche la graduale sostituzione degli habitat naturali con gli habitat coltivati, che con il tempo è cresciuta sino all’accelerazione esponenziale dei tempi più recenti, tale da fare di quello agricolo l'ambiente in assoluto più diffuso della terraferma. Il 38% della superfice del pianeta è oggi occupato da suolo agricolo, con una tendenza ad ulteriore crescita.
Molte specie animali e in particolare di uccelli hanno colonizzato i nuovi ambienti, di origine antropica, al punto che, delle circa 10.000 specie di uccelli viventi, 3600 possono essere considerate specie agricole, cioè utilizzatrici degli ecosistemi agricoli.
Ciò fa capire l'importanza naturalistica detenuta oggi dall'agricoltura e, al tempo stesso, la minaccia che questa rappresenta per la biodiversità. Siamo cioè di fronte a ciò che in ecologia viene definito il paradosso dell’agricoltura: la sua espansione crea opportunità nuove per molte specie ma rimane una delle principali minacce e addirittura cause di estinzione.
La crescente intensificazione dell’agricoltura, la rimozione di ogni elemento paesaggistico naturale, l’utilizzo massivo di sostanze di sintesi chimica (fertilizzanti e biocidi), la meccanizzazione spinta della lavorazione hanno portato all’affermarsi di coltivazioni che sempre più assomigliano a deserti biologici (si pensi, per fare un esempio, a quei deserti di biodiversità rappresentati dalle coltivazioni a mais).
Gli studi della Lipu, e in special modo il calcolo del Fbi - Farmland Bird index (l'indicatore della presenza di uccelli in ambiente agricolo) mostrano l'impatto dell'agricoltura italiana sulle specie di uccelli che nidificano in ambiente agricolo nel nostro paese, con un -36% di presenza negli ultimi 24 anni calcolata su 28 specie monitorate.
La nostra esistenza dipende dalla buona agricoltura ma lo stesso vale anche per molte specie di uccelli. La sfida dei prossimi anni è quella di garantire cibo di qualità per tutti, senza mettere a rischio il suolo, l’acqua, gli insetti impollinatori, la biodiversità (da cui pure dipendiamo) e gli uccelli. L’agricoltura, la nostra salute e gli uccelli sono legati ad un destino comune.
Gli ambienti agricoli sono importantissimi per la sopravvivenza di molte specie di uccelli, dalle rondini all'allodola ai cardellini, che dipendono stabilmente da questi habitat e soffrono di forme di agricoltura intensive e troppo piene di chimica