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Una dieta per la Natura

Spesso, di fronte alle notizie sul cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, ci chiediamo cosa ciascuno di noi possa fare di concreto per dare un contributo valido. Una delle risposte è l’attenzione alle scelte alimentari. vediamo, qui di seguito, alcune regole generali da seguire e mettere in pratica.

IL PIATTO DEL MANGIAR SANO

Una dieta sostenibile, come definito dal report della EAT-Lancet Commission e da numerosi altri studi, dovrebbe prevedere un apporto calorico consistente in larga parte di alimenti di origine vegetale, ridotte quantità di alimenti di origine animale, zuccheri, nonché una prevalenza di cereali non raffinati rispetto a quelli raffinati.

MENO PROTEINE ANIMALI

La riduzione dell’assunzione delle proteine animali, ossia carne, latticini e uova, è indispensabile per ridurre la nostra impronta ecologica. L’allevamento di tipo intensivo è infatti causa di emissioni di gas climalteranti, inquinamento delle acque e deforestazione delle aree tropicali del pianeta, dove le foreste vengono tagliate per far posto a pascoli o alla produzione di mangime per gli allevamenti.

Non dimentichiamo, inoltre, che le proteine animali significano anche prodotti ittici (pesci, molluschi, crostacei eccetera), il che apre un importante discorso sulla problema della pesca intensiva, Il sovrasfruttamento delle risorse ittiche causato dalla pesca sta mettendo a serio rischio la biodiversità marina. I grandi allevamenti in mare portano inoltre ad un grave inquinamento e alla modifica di interi ecosistemi marini.

Se non vogliamo o non possiamo eliminare l’apporto delle proteine animali, sono comunque indispensabili una riduzione dei consumi e la scelta di prodotti provenienti da allevamenti estensivi e attenti al benessere animale, come ad esempio quelli biologici, e da sistemi di pesca meno impattanti.

BIOLOGICO, FRESCO E VICINO

Ancora, perché le nostre scelte alimentari siano davvero sostenibili dobbiamo porre attenzione anche a come gli alimenti sono prodotti e come essi giungono fino a noi. Per questo è nettamente preferibile, sotto molti aspetti, optare per alimenti freschi, non lavorati, di stagione e che abbiano viaggiato il meno possibile per arrivare a noi.

Dunque, sì a frutta e verdura, specialmente se biologici (ricordiamo che i pesticidi hanno un impatto negativo sulla biodiversità e spesso anche sulla nostra salute), comprata direttamente dai produttori o dai numerosi circuiti di filiera corta, orami molto comuni.

Da evitare o ridurre al minimo invece l’acquisto di cibi già processati (come ad esempio i piatti pronti e le cosiddette "merendine") o provenienti da oltre oceano.

UNA REGOLA PREZIOSA, ANZI TRE

In sintesi, possiamo dire che il principio base da seguire per le nostre scelte alimentari è quello della regola seguente, ovvero delle tre regole seguenti: mangiare “verde, meno e meglio”. Questo farà bene alla qualità del cibo, a noi, al paesaggio e alla biodiversità, inclusi gli uccelli.

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Un piatto vegetariano
Un piatto vegetariano © AdobeStock