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Agricoltura e natura: una cronologia

1700-1800. L’espandersi delle città e la diffusione dei processi industriali priva progressivamente il suolo dei nutrienti naturali quali azoto e fosforo. La terra comincia a soffrire e fosforo ed azoto diventano man mano più preziosi.

1842. L’agronomo inglese John Lawes dà una prima risposta “tecnica” alla carenza dei nutrienti naturali, inventando il primo fertilizzante chimico a base di acido solforico e fosforite e avviandone la produzione. Comincia l’epoca dei fertilizzanti artificiali.

1873. Otmar Zeidler, chimico austriaco, sintetizza il dicloro-difenil-tricloroetano, la cui denominazione è abbreviata in DDT. Per quasi settant’anni il DDT resta inutilizzato, privo di una finalizzazione pratica.

1909. Fritz Haber scopre il metodo di estrazione dell’azoto dall’aria, mediante sintesi con l’ammoniaca. Grazie a Karl Bosch, la rivoluzionaria scoperta di Haber è tradotta in produzione di nitrato. Nasce così il processo Haber-Bosch, vera e propria rivoluzione industriale, in agricoltura e non solo.

1939. Lo svizzero Paul Müller, della J. R. Geigy Company, scopre la funzione insetticida del DDT, guadagnandosi, nel 1948, il Premio Nobel per la Medicina.

1940. Stati Uniti ed Europa avviano la commercializzazione del DDT come pesticida. Si apre un trentennio di uso massivo di questo ed altri prodotti per debellare i pests, ovvero insetti, piante e funghi “indesiderati”.

1940. Il consumo mondiale di fertilizzanti chimici è calcolato in 4 milioni di tonnellate.

1940. L’agronomo inglese Walter James introduce, con il suo Look to the Land, il concetto di agricoltura organica, con cui si intende una pratica agricola che sia svolta in armonia con i ritmi e le esigenze della natura.

1944. La Fondazione Rockfeller crea, con il governo messicano, un Istituto per gli studi speciali, finalizzato all’aumento della produzione agricola nelle fattorie messicane. È l’inizio della cosiddetta Rivoluzione Verde, il modello di agricoltura tecnologica che, specialmente nel corso degli anni Sessanta, verrà esportato in gran parte del mondo, con una potente industrializzazione dell’agricoltura un tempo tradizionale.

1945. Nel mese di giugno, nella riserva naturale del fiume Patuxent, in Maryland, lo U.S. Fish and Wildlife Service avvia il primo studio ufficiale sugli effetti delle irrorazioni da DDT sulla vita selvatica. L’evento spinge Rachel Carson, biologa marina e appassionata birdwatcher, a interessarsi al problema.

1940-60. Vaste aree degli Stati Uniti sono sottoposte ad intense irrorazioni a base di DDT, endrina, aldrina, dieldrina eptacoloro ed altri disinfestanti chimici. I danni alla vita selvatica sono incalcolabili, ma non mancano le prime preoccupazioni per la salute umana.

1957. Viene firmato il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), detto altresì Trattato di Roma, i cui articoli da 38 a 44 dettano le basi giuridiche per l’istituzione di una politica agricola comune europea.

1962. Dopo le anticipazioni sulla rivista New Yorker, il 27 settembre esce Silent Spring, Primavera silenziosa, libro di Rachel Carson che denuncia l’abuso di pesticidi e i danni alla natura e alla salute umana. Il clamore della denuncia della biologa americana è enorme. Il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy istituisce una Commissione d’inchiesta ad hoc.

1962. Viene varata la Politica Agricola Comune (PAC), con l’emanazione dei primi regolamenti, e istituito un mercato unico dei prodotti agricoli e una solidarietà finanziaria attraverso il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG).

1965. Il consumo mondiale di fertilizzanti chimici è calcolato in 40 milioni di tonnellate.

1963-70. Una lunghissima serie di norme di tutela ambientale, a partire dalla denuncia di Rachel Carson, vede la luce negli Stati Uniti, inclusa la nascita, nel 1970, dell’Epa, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente.

1972. Il DDT è bandito dagli Stati Uniti. L’uso degli altri pesticidi chimici è notevolmente ridotto. Il bando del DDT e la regolamentazione dei pesticidi si estendono all’Europa e ad altre parti del mondo.

1972. Nasce a Versailles la Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica (Ifoam), che unisce le principali organizzazioni esponenti del mondo biologico europeo e mondiale.

1973. Gli scienziati Herbert Boyer e Stanley Norman realizzano il primo organismo geneticamente modificato (Ogm) della storia. Dopo il divieto dell’anno successivo, nel 1975 gli esperimenti Ogm sono ammessi, a patto di rispettare una serie di criteri e linee guida internazionali. Comincia la ricerca sulla modifica genetica anche in agricoltura.

1979. È emanata la direttiva europea cosiddetta Uccelli (1979/409/CEE), man mano recepita dai vari stati della Comunità europea.

1990. Il consumo mondiale di fertilizzanti chimici è calcolato in 150 milioni di tonnellate.

1991. È emanata la direttiva europea sui pesticidi (1991/414 Cee “Autorizzazione agrofarmaci”).

1991. Vede la luce il primo regolamento europeo (n. 2092/91) sull’agricoltura biologica.

1992. A Rio de Janeiro è sottoscritta la Convenzione mondiale sulla Diversità biologica (Biodiversità). Nella Dichiarazione sull’Ambiente e lo Sviluppo, viene affermato ufficialmente il principio di precauzione “ambientale” (Principio 15).

1992. Nasce la direttiva europea Habitat (1992/43/CEE), che istituisce a sua volta la rete Natura 2000 per la protezione dei siti europei più importanti per la biodiversità.

1992. Con la riforma dei regolamenti della PAC, operata sotto il Commissario Riforma Mac Sharry, viene introdotto l’obiettivo della sostenibilità ambientale nelle politiche agricole europee.

1997. La Commissione europea vara “Agenda 2000”, un documento strategico che presenta il progetto europeo all'orizzonte del 2000. Il documento annuncia una riforma delle politiche comunitarie segnatamente nella prospettiva dell'allargamento all'Europa e nel segno di una maggiore sostenibilità.

2003. Entrano in vigore i nuovi regolamenti della PAC, che riformano in modo consistente le regole della Politica Agricola Comune (la cosiddetta Riforma Fischler, dal nome del commissario all’agricoltura in carica). Vengono introdotti i pagamenti disaccoppiati e la condizionalità.

2005. È istituito il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, che entra in vigore con la programmazione 2007-2013, al fine di sostenere le zone rurali nel raggiungimento della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

2006. Viene documentato il primo caso della cosiddetta Sindrome di spopolamento degli alveari. La segnala un apicoltore della Pennsylvania, Usa, che stava facendo svernare le proprie api in Florida.

2007.  In Italia è emanato il cosiddetto decreto sui “Criteri minimi” per la rete Natura 2000, che prevede importanti misure di tutela e conservazione, tra gli altri, per gli habitat agricoli.

2009. È’ emanata la direttiva europea sull’uso sostenibile dei pesticidi (2009/128/CE), cosiddetta SUD, derivante dal Sesto programma di azione per l’ambiente della Comunità europea (2001/2010).

2009. Prende il via il Progetto FBI (Farmland Bird Index), coordinato dalla Lipu, con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, per il monitoraggio degli uccelli di ambiente agricolo e in generale la qualità naturalistica delle nostre campagne. Tredici anni dopo, l’indice FBI fa registrare un -28%, con il tracollo di vari specie tra cui allodola, rondine, saltimpalo, tottavilla e torcicollo.

2017. La Commissione europea apre una consultazione per chiedere ai cittadini dell’Unione i loro desiderata in merito al futuro della Politica Agricola Comune. Alla consultazione rispondono oltre 320.000 cittadini, di 28 paesi europei, chiedendo una PAC più verde.

2017. Nasce la Coalizione CambiamoAgricoltura per iniziativa di Lipu, Legambiente, Wwf Italia e Fai e grazie al sostegno della Fondazione Cariplo. Il suo scopo è di indirizzare la riforma della Politica Agricola Comune verso una maggiore sostenibilità ambientale. Oggi la Coalizione supera le 80 associazioni aderenti.

2017. Prende il via per iniziativa di Federbio la Campagna CambiaLaTerra, progetto culturale, promosso dal mondo del biologico e sostenuto dall’associazionismo e dalla ricerca, per far crescere la consapevolezza sui danni dell’agricoltura chimica alla salute, all’ambiente, alla coesione sociale, all’economia stessa.

2018. Tre neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam) sono messi al bando per quanto riguarda le colture all’aperto, in quanto ritenuti dannosi per la biodiversità e in particolare per gli insetti impollinatori.

2020-21 Nell’ambito del Green Deal, la Commissione europea emana le strategie Biodiversità 2020-30 e From Farm To Fork e la proposta di nuovo regolamento per l'uso sostenibile dei pesticidi (Sur), con obiettivi ambiziosi per la conservazione della natura, la trasformazione in chiave ecologica dell’agricoltura europea e, in generale, la transizione ecologica.

2022.  Il consumo mondiale di fertilizzanti chimici è calcolato in oltre 300 milioni di tonnellate, quello di pesticidi in 4,6 milioni.

2024. Le proteste dei cosiddetti “trattori” mettono in discussione i programmi agroecologici dell’Unione europea, portando alla bocciatura del Sur (il nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi chimici) e alla revisione delle norme ambientale della Pac. Tuttavia, l’approvazione della Nature Restoration Law, la legge europea sul ripristino della natura, pur indebolita, rappresenta una speranza anche per la biodiversità degli ambienti agricoli.

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Rondine
Rondine © Luigi Sebastiani