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Caccia, la petizione contro la legge "Bruzzone"

Contro la proposta di liberalizzare l’attività venatoria: caccia 7 giorni su 7, allungamento della stagione, nessuna tutela per gli uccelli utilizzati come richiami vivi

È online la petizione della Lipu Lasciamoli volare in pace! per contrastare la proposta di legge in discussione al Parlamento che intende liberalizzare la caccia nel nostro Paese. Presentata dall’onorevole Francesco Bruzzone alla Camera dei deputati, la proposta è un gravissimo attacco alla natura e agli uccelli selvatici, che prevede, tra le altre, l’allungamento della stagione venatoria oltre i limiti attuali, mettendo a rischio gli uccelli migratori, impegnati già da gennaio nel viaggio verso i luoghi di riproduzione. Una fase, questa, per la quale la Direttiva Uccelli prevede il divieto assoluto di caccia.

Ma sono tanti i motivi che hanno spinto la Lipu a lanciare la petizione contro la proposta dell’onorevole Bruzzone (AC 1548): oltre all’eliminazione del limite di chiusura della stagione venatoria, si prevede di creare Istituti regionali sulla caccia, che sostituirebbero i pareri dell’Ispra, un fatto grave che porterà a calendari ancora più permissivi degli attuali; inoltre, la possibilità di cacciare sette giorni su sette, che elimina il limite settimanale dei tre giorni e delle due giornate di silenzio venatorio.

Ancora, un punto cruciale della proposta Bruzzone è l’emanazione con legge del calendario venatorio di durata quinquennale, che blinderebbe i calendari per cinque anni, impendendo il ricorso ai tribunali amministrativi in caso di contenuti non legittimi; e poi, l’esclusione degli uccelli che vengono utilizzati come richiami vivi dalle tutele di legge, che significa legalizzare la cattura illegale di uccelli in natura, pratica anch’essa vietata dalla direttiva comunitaria.

“La proposta di legge – afferma il presidente della Lipu Alessandro Polinori – finirebbe per aggravare la già difficile situazione dell’Italia nei confronti dell’Unione europea in materia di caccia, per la quale il nostro Paese ha già subìto varie condanne e procedure d’infrazione, l’ultima recentissima di pochi giorni fa. Ma, soprattutto, avrebbe un impatto molto forte sulla conservazione della natura e una recrudescenza del bracconaggio, un fenomeno ancora bene presente nel nostro Paese con un numero elevatissimo di animali protetti uccisi con metodi illegali ogni anno.

“Una volta raccolte – prosegue il presidente della Lipu - le firme verranno inviate a Governo e Parlamento con la richiesta di ritirare la proposta di legge numero 1548 e di realizzare, invece, azioni concrete per la tutela degli uccelli selvatici e della natura, anche in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione.

“Chiediamo ai cittadini di sostenere numerosissimi questa nostra azione: lasciamo che gli uccelli migratori possano vivere, migrare e volare in pace”.

 

Insieme possiamo dire no alla liberalizzazione della caccia

Aiutaci a chiedere il ritiro della proposta di legge e più tutele per la natura e gli animali

FIRMA SUBITO LA PETIZIONE
Lipu

Foto di Roberto Marchitelli.