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Elezioni europee: le 9 proposte dell'Associazione per la legislatura 2024/29

In copertina: pavoncelle foto Ciro De Simone - qui sopra, Bretagna, foto Andrea Mazza/Ufficio stampa Lipu In copertina: pavoncelle foto Ciro De Simone - qui sopra, Bretagna, foto Andrea Mazza/Ufficio stampa Lipu
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“L’Unione rafforzi la transizione ecologica e i cittadini sostengano il progetto europeo”. 9 le proposte della Lipu per la legislatura 2024/29 unitamente alla campagna europea #VoteFutureEu. “Senza le normative ambientali comunitarie l’Italia sarebbe un deserto di biodiversità. Ora ci serve un’Europa più forte, realmente leader in campo ecologico”.

“L’Unione europea rappresenta un punto di riferimento essenziale per le politiche dell’ambiente e in special modo per la conservazione della natura. Deve essere più decisa e superare le contraddizioni interne ma dell’Europa non possiamo fare a meno. Per questo il forte invito al voto a chiunque abbia a cuore la biodiversità”.

Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia in vista delle elezioni europee del 9 giugno lanciando il documento L’Europa sia leader di Natura e la campagna #VoteFutureEu in accordo con decine di organizzazioni ambientaliste europee.

Nove le proposte del documento della Lipu, trasmesso alle forze politiche: l’attuazione dei grandi programmi per la conservazione e il ripristino della biodiversità (vedasi in particolare Nature Restoration Law e Strategia sulla biodiversità al 2030); il rafforzamento delle strategie per la protezione degli uccelli e in particolare delle specie migratrici e di quelle a stato di conservazione sfavorevole; la designazione di nuovi siti terrestri e marini della rete Natura 2000 e l’implementazione delle misure di conservazione; un regolamento, o direttiva, che fermi il consumo di suolo; un incremento del contrasto al bracconaggio; un’effettiva armonizzazione della lotta ai cambiamenti climatici e della tutela della biodiversità, a partire dalla giusta localizzazione degli impianti di energia rinnovabile e altro ancora, fino alla difficile ma cruciale partita sulla transizione del settore agroalimentare e di consumo verso un modello agroecologico sostenibile e amico della natura.

Nel corso della sua storia - dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia - l’Unione europea ha favorito l’ingresso della natura nelle agende politiche e contribuito in modo decisivo alla conservazione della biodiversità, in particolare con le direttive Uccelli e Habitat. Senza di loro l’impatto delle politiche di sviluppo economico sui beni ambientali sarebbe stato devastante. Oggi, in sostanza, avremmo un deserto di biodiversità o quasi. Tuttavia, nelle politiche europee non sono mancati e non mancano gravi limiti e contraddizioni, come dimostra la legislatura 2019-24, nella quale alla straordinaria qualità dei programmi del Green deal, tra cui la Nature Restoration Law, hanno fatto seguito scelte di segno opposto, che hanno finito per bocciare molti di quei programmi e riproporre una politica grigia, negativa per la natura, l’ambiente, il clima.

L’Europa deve rilanciare la vocazione ecologica - continua Polinori - e riproporre programmi naturalistici con ancora più convinzione e sostegno politico, assumendo concretamente il ruolo di leadership ecologica planetaria. Questo potrà avvenire se i gruppi politici abbandoneranno il sostegno ai vecchi modelli di sviluppo e porranno le politiche della natura al cuore della società, consapevoli della sua importanza strategica.

“Infine, ai cittadini - conclude Polinori - cui ci rivolgiamo con la nostra campagna per il voto alle elezioni del 9 giugno, diciamo di non cedere alle sirene dell'antieuropeismo, che fa il male della natura, e sostenere il progetto europeo, chiedendo un'Unione migliore, più sensibile all’ambiente e più attenta alla natura. E' questa la vera garanzia di un futuro sano, bello e giusto”.


 

Giovedì, 16 Maggio 2024 09:47

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