Oasi Gravina di Laterza
L'Oasi Gravina Laterza è importante perché rappresenta un habitat unico e specifico di una parte del nostro paese. Le gravine sono delle vere e proprie spaccature del suolo, una sorta di canyon incisi nel bel mezzo dell'altopiano delle Murge, e presenti soltanto in questa parte di Italia tra Puglia e Basilicata.
Indirizzo
Via Selva S. Vito
74014 Laterza TA
Italia
Orari
Il regolamento dell'Oasi è in fase di revisione, prevederà alcuni giorni nel corso della settimana destinati alla fruizione da parte di scolaresche (da giovedì a sabato) e di gruppi organizzati, famiglie e singoli visitatori (domenica e festività). Attualmente l'Oasi può essere visitata richiedendo e prenotando la visita presso il Responsabile Oasi.
Come arrivare
Per giungere all'Oasi è necessario percorrere la strada statale n. 7 che da Taranto attraversa i centri di Massafra, Palagiano e Castellaneta. Attraversato il paese di Castellaneta, dopo circa 8 chilometri si volta a sinistra seguendo le indicazioni Laterza e dopo aver attraversato per intero il paese si arriva all'Oasi, all'estrema periferia meridionale.
Contatti
Storia
L'Oasi di protezione della fauna della Gravina di Laterza è stata istituita nel 1984 in base alla legge regionale sull'attività venatoria. Dal 1999 l'Oasi è gestita dalla Lipu in collaborazione con Provincia Taranto e Comune Laterza. E dal 2005 è inserita all'interno del Parco regionale "Terra delle Gravine".
Natura
Soltanto in prossimità di questa spaccatura ci si può rendere conto dell'incredibile ed unico ambiente della gravina. Lo stupore è per le ripide pareti, in alcune zone addirittura perpendicolari al terreno, dove soltanto la roccia nuda e piccole e specializzate essenze arboree trovano le condizioni di vita. Lungo i sentieri dell'oasi si incontrano molte aree boscate, in alcuni casi molto dense, dove domina il Leccio, una quercia tipica dell'Europa Sud-orientale, presente in Italia soltanto in questa zona ed ulteriore testimonianza della particolare geologia delle gravine.
Anche la fauna ha le sue particolarità e gli uccelli sono ben rappresentati con specie di assoluto fascino e di notevole importanza conservazionista: maestosi Capovaccai (gli avvoltoi degli egizi) e più agili grillai percorrono in lungo e in largo la gravina, mentre in primavera riecheggia il canto melodioso del Passero solitario e la Monachella si esibisce nei suoi voli nuziali. Moltissimi esemplari di piccoli Passeriformi come Occhiocotto, Scricciolo e Occhiocotto vivono e si riproducono nel folto dei cespugli e degli arbusti. Sono anche presenti il lupo, la lontra e l'istrice.
Un ambiente così particolare e per certi versi unico fornisce rifugio anche a molte specie di rettili ed anfibi, insetti e mammiferi di notevole interesse, proprio perché presenti soltanto nell'area delle gravine: è il caso del Geco di Kotschy, un piccolo rettile che vive in prossimità delle zone rocciose oppure del Colubro leopardino, un serpente dai bellissimi colori rossoneri frequente nel fondo della gravina. Ed ancora alcune specie di pipistrelli che frequentano gli anfratti rocciosi delle pareti e che nelle sere di estate escono in cerca di insetti di cui nutrirsi.
Le principali specie
L'Oasi
L'Oasi è dotata di un parcheggio per autovetture, di un Centro visite con aula didattica e diorama sulla gravina, di una rete di sentieri-natura corredata da pannelli didattici ed informativi.