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Impianti eolici: a disposizione delle Regioni le mappe di sensibilità per gli uccelli

Eolico off shore - iStock Eolico off shore - iStock
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Individuate quattro tipologie di aree, a diverso grado di rischio. “Mappe della Lipu strumento essenziale per evitare gli errori del passato e affrontare assieme la crisi climatica e quella della biodiversità”.

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Sono disponibili da oggi le mappe di sensibilità degli uccelli, uno strumento prezioso che la Lipu mette a disposizione delle amministrazioni regionali per una pianificazione corretta degli impianti eolici tramite l’individuazione delle aree idonee e di quelle non idonee, come previsto dalla normativa europea e italiana.

Elaborate dalla Lipu con un team internazionale formato da BirdLife International, Otop, Ispra e molti esperti del settore, e previste da una Comunicazione della Commissione europea del 2021, le mappe della sensibilità degli uccelli, completate da raccomandazioni per il loro migliore utilizzo, si riferiscono al territorio terrestre (onshore) e marino (offshore) e si propongono quale concreto strumento di attuazione del decreto emanato il 21 giugno scorso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2 luglio.

Il decreto prevede che entro 180 giorni, ossia entro la fine del 2024, le regioni individuino le aree idonee e quelle non idonee per lo sviluppo di impianti eolici, alla luce delle normative nazionali e internazionali e secondo i “principi e criteri omogenei” indicati dal decreto stesso.
I documenti messi a disposizione dalla Lipu dividono il territorio secondo quattro categorie di sensibilità, cui sono abbinati colori che esprimono un diverso grado di rischio per gli uccelli: le aree verdi (a basso rischio, ma che comunque non dispensa da ulteriori indagini a livello di sito), le aree gialle (a rischio moderato), le aree arancione (a rischio elevato) e le aree rosse (a rischio molto elevato), queste ultime da considerare come no go areas, cioè interdette allo sviluppo di impianti eolici. Le categorie di sensibilità non sostituiscono però le rigorose Valutazioni di impatto ambientale (Via) e/o la Valutazione d’Incidenza (Vinca), che vanno sempre e comunque effettuate una volta selezionati i siti per lo sviluppo degli impianti. Le mappe riportano anche le aree protette e i siti della rete Natura 2000, che, per ovvie ragioni di tutela della natura, vanno considerate no go areas.

“Gli uccelli sono particolarmente vulnerabili agli impianti eolici – afferma Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia – e dunque il posizionamento degli impianti, su terraferma e nel mare, è di importanza cruciale per ridurre il rischio di collisioni o di perdita di siti essenziali. Con le mappe di sensibilità per gli uccelli, da oggi scaricabili online, offriamo alle amministrazioni uno strumento particolarmente efficace per l’attuazione del decreto del ministero dell’Ambiente ma anche per un deciso cambio culturale, che porti finalmente a una programmazione degli impianti eolici rispettosa della natura e del paesaggio.

“I troppi errori commessi in passato – conclude il presidente della Lipu - nell’assenza di pianificazione non vanno replicati: pianificazione e partecipazione devono essere i criteri che guidano questa nuova delicata fase per le fonti rinnovabili, nella quale la crisi del clima e quella della biodiversità vanno finalmente affrontate assieme”.

SCHEDA - I NUMERI DELLE RINNOVABILI ENTRO IL 2030

La Direttiva sulle energie rinnovabili Ue/2023/2413 prevede le seguenti quote di energia rinnovabile per il 2030 nella Ue:

425 GW di energia eolica onshore

60 GW di energia eolica offshore shore

1 GW di energia dall’oceano

 

 

Martedì, 23 Luglio 2024 13:48

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