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La cicogna bianca: grande, elegante e maestosa

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Grande, elegante, maestosa, il suo nido sui comignoli delle case è considerato da sempre di buon auspicio. La cicogna bianca è uno degli uccelli che meglio rappresentano il legame antico tra l’uomo e la natura. È per questo che noi amiamo le cicogne!

Il collo, il becco e le zampe lunghissime, il piumaggio bianco e nero. E’ praticamente impossibile confonderla quando vola nel cielo di primavera. La cicogna bianca (Ciconia ciconia) è uno degli uccelli più ammirati ed amati dagli uomini di tutti i tempi che l’hanno resa protagonista di fiabe, leggende e persino opere d’arte.

cicogna-(di-Dornenwolf-CC-BY-SA-2.0)

 

Benvenuta cicogna

Viaggiatrice instancabile, compie ogni anno viaggi incredibili per arrivare in Europa e fare il nido vicino alle nostre città, in zone agricole aperte, vicino a zone acquitrinose e paludi, su alberi, edifici, rovine, tralicci e strutture artificiali. In molti paesi d’Europa l’arrivo delle cicogne in primavera è da sempre considerato di buon augurio e salutato con feste e cerimonie. In queste occasioni i contadini erano soliti fissare una ruota di carro ad un palo per formare una piattaforma su cui le cicogne potessero fare il nido tranquillamente.

Un nido da record

il nido della cicogna
il nido della cicogna
© Paul Asman, Jill Lenoble

Le cicogne bianche sono tendenzialmente monogame, questo significa che, una volta formata la coppia, restano assieme per tutta la vita. Il nido della cicogna è spettacolare, può superare i due metri di diametro ed è costruito su pali elettrici, campanili e abitazioni, ogni anno si assiste ad una sola covata di 3-6 uova. La schiusa ha luogo dopo circa un mese e i giovani lasciano il nido dopo circa 8-10 settimane, mentre per cominciare a riprodursi devono aspettare fino ai 4 anni di età. Le Cicogne tornano a nidificare ogni anno nello stesso posto, ci sono addirittura casi di nidi utilizzati in modo continuo da centinaia di anni.

Il mito della cicogna nell’antichità

Nell’antica Grecia la cicogna era uno dei simboli della dea Giunone. Nonostante le cicogne bianche abbiano una dieta molto ampia (che comprende cavallette, lombrichi, pesci, rane, ma anche volte semi, bacche, lucertole e persino roditori) la convinzione era che esse si nutrissero esclusivamente di serpenti, e per questo erano considerate sacre. Plinio il Vecchio, nella sua "Storia naturale", racconta che in Tessaglia veniva messo a morte chiunque fosse sorpreso a uccidere una cicogna. Sembra che anche gli antichi egizi adorassero le cicogne, credendo che queste si prendessero cura dei propri genitori ormai anziani. Dall’Asia all’Europa, passando per il Medio Oriente, la cicogna fin dalla notte dei tempi è simbolo dell’amore tra genitore e figli.

Perché si dice che le cicogne portano i bambini?

la cicogna
la cicogna
© Barry Badcock

Una delle credenze più diffuse sulle cicogne è che queste portino i bambini. Ancora oggi la cicogna in volo, con un fagottino legato al becco, è una delle immagini ricorrenti sui biglietti di auguri alle neomamme. La spiegazione è molto semplice: un tempo, nelle case in cui era appena nato un bambino, veniva acceso il fuoco nonostante fosse già primavera, per tenere il piccolo più al caldo. Il comignolo caldo attirava le cicogne, che dunque sceglievano proprio quella casa per fare il nido.

La cicogna nelle fiabe

Molto prima di diventare la messaggera delle nuove nascite, la cicogna bianca è stata amata dall’uomo per il suo carattere mite e per questo nelle favole è spesso rappresentata come l’animale credulone, vittima degli scherzi e degli inganni degli altri. In una celebre fiaba di Esopo, la cicogna è invitata a pranzo da una volpe che si burla di lei servendo una zuppa in un grande piatto così che il povero uccello non riusciva a bere dal lungo becco. Ecco allora che la cicogna si vendicherà con una cena servita in vasi lunghi e alti, lasciando la volpe a bocca asciutta.

La cicogna nell’arte

Nell’arte, la cicogna è stata utilizzata per raffigura la virtù della pazienza e come simbolo di Cristo che scaccia il male (così come la cicogna divora i serpenti). Una delle immagini più curiose della cicogna bianca si trova nella “Sala del silenzio” dei Palazzi Vaticani: la cicogna ha un uovo in bocca e, proprio per portare a termine questo compito importante, non può permettersi di aprire la bocca per cantare. Che dire? Una bella lezione da imparare! Per tutti questi suoi attributi positivi, la cicogna è stata ampiamente utilizzata in araldica negli stemmi di famiglie nobili e città. Ancora oggi, ad esempio, svetta nello stemma dell’Abbazia di Chiaravalle e della città di Cerignola (Foggia). Una curiosità: quando la cicogna reca nel becco un rametto di origano rappresenta la guarigione ed è per questo che la troviamo nello stemma della Facoltà di Medicina di Parigi.

Cinque secoli senza cicogne in Italia

In Italia la cicogna bianca nidifica fin dai tempi dell’antica Roma e già Virgilio e Ovidio raccontano dei nidi di cicogna che sorgevano sugli imponenti edifici della grande capitale dell’Impero. La cicogna bianca scompare dai cieli italiani nel XV secolo, probabilmente a causa di vari fattori primo tra i quali la modifica degli habitat naturali. Il suo lento ritorno comincia solo nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso.

La Lipu aiuta le cicogne

Nel 1985 viene inaugurato a Racconigi, in Piemonte, il primo “Centro Cicogne” d’Italia. Grazie a vari progetti di restocking (reintroduzione controllata) a partire dal 1988, il numero di coppie di cicogne che decidono di fare il nido in Italia aumenta progressivamente e in modo costante. Nel 2003, la delegazione Lipu di Rende (Cosenza) lancia in Calabria il "Progetto Cicogna bianca", che consiste nell’installazione di decine di piattaforme per consentire alle cicogne di nidificare sui pali elettrici in assoluta sicurezza, prevenendo gli incidenti dovuti a folgorazione. Anche grazie a questo splendido progetto, dal 2003 ad oggi oltre oltre 500 cicogne bianche sono nate in Calabria. Quest’anno da 22 coppie sono nati 74 giovani: un bilancio positivo rispetto al 2017 con una coppia e un nato in più, anche se non tutti i giovani sono riusciti a involarsi.

Giovani volontari per proteggere la cicogna bianca

i volontari della Lipu

Curiosità: la colonia spontanea di cicogne più grande d'Italia si trova in Sicilia, a Gela. Nel 2011 la Lipu ha monitorato nella Piana di Gela 40 coppie, accertando la nascita di 70 nuovi esemplari. Oggi la cicogna bianca nidifica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna e ha ormai superato le 300 coppie nidificanti stabili, anche grazie ai progetti della Lipu e al prezioso lavoro dei suoi volontari nel monitorare questi splendidi uccelli.

Oggi la cicogna bianca nidifica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna e ha ormai superato le 300 coppie nidificanti, anche grazie ai progetti della Lipu e al prezioso lavoro dei suoi volontari di monitoraggio. Proprio in questi giorni i ragazzi del progetto Life Choose Nature, promosso dalla Lipu con l’Unione Europea, giovani volontari degli European Solidarity Corps, sorvegliano i nidi delle Cicogne in Lombardia, Calabria e Sicilia per permettere a questi maestosi animali di riprodursi al sicuro.

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